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, ma avevo già pagato tutto, mi sarebbe dispiaciuto non partecipare

 

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    Pubblicazione del 21 nov 2023

 

Bang bang - David Guetta

 

 

Vivere Venezia

Un'altra bellissisma esperienza vissuta tra le calli di Venezia con la suggestione dell'acqua alta che ha innondato piazza San Marco e tutta la riva degli Schiavoni. Esco dalla visita al bellissimo palazzo ducale e trovo 20cm d'acqua che rendevano impossibile il passeggio. I venditori ambulanti proponevano gli stivali di plastica a 10 euro la coppia. Neanche per idea, ho sollevato i jeans all'altezza delle ginocchia, ho sfilato scarpe e calze e ho passeggiato a piedi nudi. Fantastico!

Poi, la domenica c'è stata la maratona. Gli organizzatori ci hanno portato a Stra presso la villa Pisani. Alle 10:40 la partenza in un fiume di maratoneti e l'applauso della gente che ci vedeva sfilare.

Mi sono cimentato in questa maratona senza alcuna preparazione atletica, sino a due settimane prima ero stato fermo per una tendinite, ma era già tutto pagato e mi sarebbe dispiaciuto rinunciare. Sono partito e ho tenuto bene, con mia sorpresa, per 30km circa, poi ...si è spento il motore. Gli ultimi 12km sono stati davvero duri.

Lungo il percorso, qyando ero già in crisi profonda, vengo superato da un maartoneta più anziano di me. Non lo posso accettare, mi sono detto. Abbiamo cominciato a superarci vicedevolmente sino a quando la visto andare. L'ho nuovamente raggiunto sul ponte della Libertà che si trascinava. Mi sono affiancato e mi sono complimentato con lui per come combatteva con sè stesso per non abbandonare. Gli ho chiesto di che anno fosse: 1941! A 82 anni in maratona. Tanto di cappello per la sua voglia di vivere e di non sentirsi ...over.

Sono arrivato al traguardo avviamente stremato come non mi era mai capitato, però ho visto il traguardo ...dalla parte giusta!

La medaglia, il ristoro e poi il turista. Venezia merita!

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La maratona di Venezia

Il prossimo 22 si corre la Venice Marathon, sono iscritto da giugno, lo ammetto,con un po' di ottimismo. La maratona richiede almeno tre mesi di preparazioni, alternando allenamenti su distanza sempre più lunghe sino a 30/35 km intervallati da ad allenamenti di velocità. Poi alla fine si prova un test maratona sui 32km per impostare il passo e preparare la mente alla fatica.

Bene, a 45 giorni dalla maratona ho bisogna del dentista che mi impone l'assunzione di antibiotoci.

Gli antibiotici regalano sempre sorprese, aggiustano qualcosa e ne guastano un'altra. Mi procurano una tendinite al gastrocnemio che mi obbliga a fermarmi per tre settimane. Quindi perdendo tutto quel po' di forma atletica che avevo acquisito.

Oggi ho solo una buona autonomia sui 10km. Che faccio, rinuncio?

Non ne ho voglia, io parto, come si dice da noi, dove arrivo pianto il zippo. Metti che il zippo lo pianta al 42esimo km?

Chi mi legge, mi sostenga col pensiero domenica 22 ottobre, dalle 9:30 in poi.

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La traversata dello stretto di Messina, io c'ero.

Attraversare a nuoto il tratto di mare che separa la Sicilia dalla Calabria è, nella mente di molti, un’impresa straordinaria. Chi non conosce lo Stretto lo associa spesso al mito di Scilla e Cariddi e si immagina un tratto di mare molto grande, imperversato da venti e correnti marine. La distanza che separa le due terre è di 3,5 km da spiaggia a spiaggia, percorribili in 60/90 minuti di nuoto continuato ad andatura regolare. La salinità, le correnti a favore, e la guida esperta dei capitani barcaioli, aiutano nello sforzo natatorio.

Nella vita capita a tutti di passare momenti belli in cui ci sentiamo gagliardi e momenti meno belli in cui bussano alla porta insicurezze e paure. Accettare e vincere le sfide, affrontando ciò che ci blocca e ci limita, è una sana opportunità per aumentare autostima e fiducia in noi stessi.

Attraversare a nuoto lo Stretto di Messina è una grande sfida contro i propri limiti, mentali oltre che fisici e tecnici. Per affrontare la Traversata non basta la voglia di mettersi in gioco.

Per attraversare a nuoto lo Stretto di Messina è necessario possedere  un buon livello tecnico e resistenza allo sforzo prolungato, oltre a un buon stato di salute.

Per livello tecnico si intende in primis un buon ambientamento all’acqua, ovvero sentirsi liberi e sicuri quando si è in acqua galleggiando bene anche dove non si tocca, ed una padronanza tecnica dello stile libero e della rana.

Per partecipare è necessario avere il certificato medico agonistico rilasciato da uno specialista in medicina sportiva. ilìmio ds tleta agonista era perfetto.

La resistenza è una qualità fisica fondamentale per attraversare lo Stretto di Messina, in quanto ci permette di mantenere uno sforzo prolungato nel tempo, resistendo alla fatica e utilizzando tutte le nostre energie fisiche e mentali

Si scoprei poi che è un'esperienza entusiasmante. Dopo qualche bracciata il fondale scompare per la profondità marina sino a diventare un blu intenso. A far compagnia ai nuotatori, oltre all'esperto barcaiolo e all'assistente (la mia una maratoneta) pronti a richiamarci quando le forti correnti ci spingevano fuori rotta, un'infinità di meduse che occorre scanzafre con un po' di abilità.

Il livello del mare tra Tirreno e Ionio è di circa 50cm. Questo implica che ci sono correnti con direzione diversa in base alla posizione della luna.

Quando riappare il fondale c'è il sollievo dell'avventura portata a termine e l'applauso degli spettatori a riva, quando si tocca terra e ci si può alzare, riempie d'orgoglio.

Da ripetere il prossimo anno? Certamente no, lo avevo detto anche dopo la mia prima 100km e poi ne ho fatte tante.

 

Incontro con anziani Telecom Italia

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Tempi d'incertezza e depressione

Serata veramente iteressante e chiarificatrice sugli aspetti della depressione, del ruolo dei parenti dell'ammalato e dei medici.

Questo video è un'estratto di una serata lunga con tantissimi esperirenza di chi partecipa alla lotta alla depressione e chi ha subito lutti per essa.

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Tempi di incertezza e depressione

Serata teatrale on racconti e canti per affrontare un tema di grande attualità, la depressione.

Gli interpreti sono i medici dell'istituto di Pschiatria del Policlinico di Bari tra cui mia figlia.

La serata sarà allietata dal gruppo musicale de I Faraualla con canti a cappella.

Ingresso gratuito, siete invitati.

Non mancate.

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Poppolo della Palestina, popolo dannato.

Con la fine del secondo conflitto mondiale, gli Stati Uniti si ritrovarono all’interno della commissione per la risoluzione del problema della ripartizione della Palestina. Il loro interesse nel redimere la questione rientrava all’interno delle nuove logiche di politica internazionale, sorte in seno allo scoppio della Guerra fredda, per la volontà britannica di rimettere il mandato britannico alle Nazioni Unite e anche perché la zona era ricca di giacimenti di petrolio.  

Un unico Stato federale per arabi ed ebreiL’ONU considerò due opzioni. La prima era la creazione di uno Stato ebraico e di uno Stato arabo indipendenti, con la città di Gerusalemme posta sotto controllo internazionale (sulla falsariga del piano di spartizione proposto nel 1937 dalla Commissione Peel). La seconda, chiamata Risoluzione 181, consisteva nella creazione di un unico Stato, di tipo federale, che avrebbe compreso sia uno Stato ebraico, sia uno Stato arabo.0

i arabi respingono il PianoLa risoluzione però, invece di preparare la pace, fu la premessa della guerra. La gran maggioranza degli arabi che vivevano in Palestina e la totalità degli Stati arabi già indipendenti respinsero il Piano. Da principio essi rifiutarono qualsiasi divisione della Palestina mandataria, e reclamarono il paese intero. 

In seguito alla dichiarazione d’indipendenza israeliana del 14 maggio, gli eserciti arabi invasero la Palestina. Le ostilità terminarono solo il 25 gennaio del 1949, con una chiara vittoria israeliana. I palestinesi rimanevano non solo senza Stato ma anche in larga maggioranza senza casa: iniziava qui il problema dei profughi. Una catastrofe che portò alla diaspora di un milione di palestinesi che a quel punto alimentarono il “mito del ritorno”.  

Nella regione palestinese, una delle più densamente popolate al mondo, vivono oltre due milioni di persone. Già più di 340mila, secondo le Nazioni Unite, quelle costrette a lasciare le proprie case in seguito ai bombardamenti dell'aviazione di Tel Aviv.

Ora una parte dei palestinesi sono confinati nella striscia di Gaza.

La Striscia di Gaza è un territorio costiero situato nella parte orientale del Mediterraneo, lungo la costa occidentale di Israele. È una striscia di terra relativamente stretta e lunga, che si estende per circa 41 chilometri in lunghezza e varia da 6 a 12 chilometri in larghezza.

La Striscia di Gaza è una zona di grande importanza geopolitica ed è stata al centro di conflitti e tensioni tra Israele e le organizzazioni palestinesi per molti anni. Dal 2007, la Striscia di Gaza è governata da Hamas, un gruppo militante palestinese considerato organizzazione terroristica da molti paesi, compresi Israele, gli Stati Uniti e l'Unione Europea.

Hamas è davvero un terrorista? Cosa pensavano gi austriaci quando i nostri carbonari combattevano per la loto indipendenza?

Non può finire qui e non può finire così. la questione palestinese va affrontata e risolta in un modo giusto. Ai potenti e alla nostra volontà il compito di ricercare la pace giusta.

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Gran Premio di Bari, sfilata delle auto d'epoca 1-2-3 maggio 2015
Torneranno a rombare per le strade della città, ricordando gli 'anni d'oro' del Gran Premio di Bari. Numerose e prestigiose sono le auto d’epoca di Formula 1, Formula 2 e Formula Junior che arriveranno in città per la rievocazione del Gran Premio di Bari, che si svolse nel capoluogo pugliese dal 1947 al 1956.



 

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Il Bar di A Viva Voce

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Il caffè di A Viva Voce

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Come te nessuno mai - Elisa

   

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Amore sublime - Renato Zero

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Una valigia sempre aperta per conoscere il mondo e un baule di ricordi, di viaggi già fatti. L'entusiasmo per il futuro che ti aspetta e la nostalgia di un passato che il ricordo rende sempre più dolce. E nella rete dei tuoi pensieri, fitta come i rami di un albero, si intrecciano storie che continuano a dare il senso alla vita

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Abbiamo solo due vite, la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una (Confucio)

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La puerta se apre a todo, infermo y santos, no solo catolicos, sino a un pagano. A judos herejes, ociosos y vano y mas brevemente a buenos y profanos.

Poema do XIII seculo,

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La vita è come un fiume che va al mare. Forse non siamo arrivati dove abbiamo desiderato andare, ma siamo giunti dove è giusto stare.

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Il tuo oroscopo giorno per giorno

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